Commento Vangelo di Luca 4,21
“GESU’ ALLORA COMINCIO’ A DIRE: OGGI SI E’ COMPIUTA QUESTA SCRITTURA CHE VOI AVETE ASCOLTATO”
(Luca 4,21)

I primi trent’anni di vita, come vero uomo, Gesù li ha vissuti a Nazareth, un piccolo paese della Galilea dove tutti praticamente si conoscevano. Maria, Gesù e Giuseppe, hanno condiviso la vita di quel paese con semplicità. Ogni sabato frequentavano con fedeltà la Sinagoga. Nulla faceva prevedere quello che veramente stava vivendo quella famiglia. Gesù, dopo quegli anni, ha lasciato Nazareth e ha dato inizio alla sua preziosa missione.
Ø Nella sinagoga di Nazareth
Il giorno che Gesù venne a predicare nel suo paese e di Sabato, si presentò come al solito nella Sinagoga. A Lui fu dato il compito di leggere il testo di Isaia che dice: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato ad annunziare ai poveri il lieto messaggio” (v.18). Terminata la lettura, sapendo che già aveva predicato e fatto anche miracoli in altre parti della Palestina, tutti erano attenti e desiderosi di ascoltare un suo commento. “Allora cominciò a dire: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”(v.21). Praticamente Gesù si è presentato come il Messia annunciato dai Profeti e atteso da secoli. Le persone presenti mentre erano meravigliati “per le parole di grazia che uscivano dalla sua bocca” (v.22), allo stupore, dopo quello che Gesù ha detto, subentrò il dubbio e si dicevano: “Non è il figlio di Giuseppe?” Questo dicevano perchè lo conoscevano bene come il figlio di Giuseppe il falegname.
Detto questo, per quella sua affermazione, dall’entusiasmo sono passati al disprezzo,
considerando assurdo quello che diceva. Gesù ha reagito, prima dicendo che “Nessun profeta è ben accetto nella sua patria” (v.24). In seguito citò il caso in cui vi fu una grande carestia in tutto il paese al tempo di Elia, ma “A nessuno fu mandato Elia, se non a una vedova di Sarèpta di Sidone”. Citò poi anche il caso in cui quando “C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, nessuno fu purificato se non Naamàn, il Siro” (vv.26,27). Con queste due citazioni storiche, Gesù ha voluto far capire che per la mancanza di fede del popolo di Israele, il Signore ha premiato solo persone straniere: la vedova di Sarèpta e Naamàn il Siro.
Questo ha voluto dire, che sarà così anche per coloro che oggi non credono.
> La triste vendetta
I presenti nella Sinagoga hanno compreso che le due citazioni fatte da Gesù, erano una
conferma della loro mancanza di fede. Sentendosi offesi, hanno reagito “Cacciandolo fuori e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù.
Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino” (vv.29,30). E’ significativo questo suo sottrarsi da loro senza che essi se ne accorgessero.
Più volte Gesù ha sofferto e oggi ancora soffre, per non essere riconosciuto come il Messia, atteso da secoli. Anche noi facciamo soffrire Gesù, quando dubitiamo della sua Parola, della sua Presenza, del suo Amore e di quanto ha fatto e continua a fare per noi.
> Un atto di riparazione
Non ci dobbiamo fermare a guardare quello che succede nel mondo nè la mancanza di fede di certi Cristiani che si sono dimenticati del Battesimo ricevuto. Dobbiamo reagire con uno stile di vita che sia di sollievo al cuore di Gesù. Ecco alcuni suggerimenti:
– Ascolto della Parola. Una lettura quotidiana e perseverante della Parola di Gesù, aiuta molto a prendere coscienza della preziosità della sua Persona e del suo messaggio.
– Fede indiscussa in Gesù. Coscienti dei nostri limiti, evitare ogni falsa interpretazione della Parola di Gesù. Fare attenzione a certi falsi profeti e ad alcune voci non autorevoli.
– Credere per capire. Le verità soprannaturali, vanno accolte non con i nostri criteri e limiti
umani. La nostra mente è limitata pertanto, non possiamo pretendere di credere per capire.
– Vivere la Parola. Senza esitazione, senza ritardi e in termini concreti, quello che Gesù
suggerisce e comanda, non deve restare lettera morta, ma vivere quello che si crede.
– Una risposta d’Amore. Dimostriamo il nostro Amore a Gesù, vivendo la sua Presenza.Maria ci aiuti ad essere persone che con i fatti dimostrano di Amare il Suo Divin Figlio